Non scrivo più
per abitudine al tuo silenzio
che qualche cellula morta
ha reso di pietra
ma non è tutto finito
il cielo cambia ad ogni stagione
e l’eco di un televisore acceso
rimette a posto tutti sui divani
io, composta come per una preghiera
cerco la luna, una stella
tra le fessure della persiana chiusa
mentre difendo i giorni dal domani.
A.F.